Pirati

A Massarosa non si stava poi così male... anzi era diventato un posto ricco tanto da arrivare ad ottenere le attenzioni anche delle persone che cercavano quella ricchezza. Scrivono gli annali che nella notte del 7 luglio 1565 un tragico avvenimento si abbattè sul paese. Due feluche di pirati barbareschi entrarono nel fosso dell’Abate e guidati da un rinnegato della Spezia si portarono a Massarosa. Saliti a Goro fecero prigionieri diversi abitanti della località tra cui la figlia del Provenzali, uno degli anziani della repubblica lucchese, e scesi in paese legarono le campane e riportarono sulle loro navi 65 prigionieri. Dato l’allarme alla truppa che accorse rimasero in mano solo due spade, un archibugio ed il rinnegato che si era addormentato ubriaco nella baccanella (taverna con albergo) tra Bozzano e Quiesa. Il giorno successivo iniziarono le trattative, nella Torre (Matilde) di Viareggio, per il riscatto dei prigionieri. Non sappiamo se furono tutti liberati ma sicuramente la gran parte.

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